Un ristorante senza filtri HEPA sarà come un cliente o un lavoratore senza mascherina.
Mi trovo perfettamente d’accordo con un recente post di Aron Allen della Aaron Allen & Associates.
In uno spazio chiuso, dove è obbligatorio NON indossare una mascherina (la sala di un ristorante), la probabilità di contagio da Covid-19 è molto alta, anche se si mantengono le distanze imposte.
Cosa molto diversa se il locale in questione adotta misure tecnologiche adeguate a contrastare la diffusione del virus. La distanza di 1 metro non è fra queste.
L’utilizzo di filtri HEPA sugli impianti di trattamento aria, e un’adeguata progettazione dei flussi di aria all’interno della sala, può ridurre notevolmente i rischi.
Uno studio, pubblicato dal Guangzhou Center for Disease Control and Prevention (Cina) e poi ripreso e rilanciato dal Centers for Disease Control and Prevention (USA), descrive un caso reale avvenuto in un ristorante a gennaio del 2020. Un cliente portatore sano di Covid-19, infetta una parte delle persone sedute ai tavoli presenti in sala, in particolare il 100% degli infettati si trovava lungo la direzione del soffio dello split dell’aria condizionata
Se Elon Musk ha dotato le sue Tesla di un filtro HEPA con modalità Bioweapon Defense Mode, e se i filtri HEPA sono utilizzati nelle cappe dei laboratori di microbiologia per annullare il rischio di contagio da virus molto pericolosi, ci sarà un motivo…
Dopo la pandemia da Covid-19 non ci dovremo soltanto preoccupare di conoscere l’origine di quello che stiamo mangiando ma dovremo chiedere al ristoratore di condividere le azioni anti contagio che ha realmente intrapreso…
“Gli ingredienti delle vostre pizze sono IGP?”
“Avete i filtri HEPA nel vostro impianto?”
“Qual’è la qualità dell’aria in sala in questo momento?”
Saranno domande assolutmaente lecite…
riferimenti: https://wwwnc.cdc.gov/eid/article/26/7/20-0764_article
https://www.tesla.com/it_IT/blog/putting-tesla-hepa-filter-and-bioweapon-defense-mode-to-the-test
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